L’abdicazione di Re Juan Carlos di Spagna in favore del
figlio Felipe rappresenta un momento storico nella storia della Spagna.
Juan Carlos è stato il sovrano che gestito il difficile
periodo di transizione verso la democrazia della Spagna.
Il suo operato è stato decisivo nello sventare il colpo di
stato del 1981 organizzato da Antonio Tejero Molina così come egli ebbe una
regia importante in tutta la fase del processo di democratizzazione della Spagna.
Il suo carisma è stato talmente forte da influenzare le decisioni dei premier
soprattutto in politica estera.
Durante il suo Regno, Juan Carlos è stato capace di
rilanciare la politica estera spagnola praticamente inesistente da dopo la
sconfitta subita nella guerra contro gli Stati Uniti per il possesso di Cuba.
Il punto più alto fu l’istituzione del vertice ibero-americano,
una istituzione che permise alla Spagna di ristabilire i contatti con i paesi
sud americani di lingua spagnola.
Juan Carlos fu molto abile a guadagnarsi la stima dei
principali capi di stato sud americani tessendo buoni rapporti soprattutto con
l’Argentina, la Colombia, il Cile e Panama.
Episodio storico durante uno di questi vertici fu l’affermazione
“¿Por qué no te callas?” rivolta al dittatore venezuelano Hugo Chavez, che
aveva pesantemente insultato il premier spagnolo Jose Maria Aznar.
Quell’episodio divenne molto popolare in Venezuela ed in
tutto il sud America perché per la prima volta un dittatore populiste, abituato
ad ore di sproloqui senza contradditorio, era stato contrastato efficacemente
da un altro capo di stato. L’opposizione venezuelana salutò con favore questo
evento tanto che 22 giorni dopo Chavez perse i due referendum costituzionali
che avrebbero dovuto garantire la sua rielezione.
Il re spagnolo si fece notare anche per la sua storica
visita a Cuba nel 1999 che mise in grave imbarazzo i dirigenti comunisti cubani
preoccupati per la grande popolarità del personaggio presso la popolazione.
Juan Carlos ha rappresentato un esempio per molti stati sud
americani: il suo operato durante la transizione democratica della Spagna e la
decisione con cui sventò il colpo di stato del 1981 furono di esempio per tutta
l’America latina.
Gli scandali riguardanti la famiglia Borbone e la crisi
economica spagnola hanno minato fortemente il suo carisma ed in generale il
ruolo della corona.
Il vertice Ibero-americano, che tanti successi aveva
ottenuto in passato, è stato abolito nel 2013 ma già dal 2011 le sue sedute
erano colpite da parecchie defezioni. Si tratto di un duro colpo per il re che
era stato il creatore di questa istituzione.
In realtà la crisi di Juan Carlos è conseguenza della ben
più drammatica crisi spagnola.
Nel corso degli anni ’90 il paese iberico, complice una
situazione economica florida, aveva ripreso ad avere una politica estera più
attiva uscendo dall’isolamento in cui era entrato dalla fine della guerra
civile.
Gli spagnoli iniziarono a rafforzare i loro rapporti con l’America
latina, migliorarono le loro relazione con il Marrocco ed in generale con l’africa
occidentale. Nel 2005 il premier spagnolo prese parte attiva alla guerra in
Iraq inviando truppe spagnole.
L’attivismo in politica estera della Spagna è bruscamente
terminato con l’arrivo della crisi economica.
Il taglio alla spesa imposto dalla crisi ha reso necessario
lo smantellamento del vertice ibero-americano così come la Spagna ha avuto un
notevole calo della propria credibilità a livello mondiale.
Oggi il paese iberico vive uno dei momenti più difficili
della sua storia: una disoccupazione quasi al 25%, la disoccupazione giovanile
a quasi il 60% e nessuna buona previsione all’orizzonte.
La Spagna, che dopo il difficile periodo vissuto negli anni
80 sembrava destinata ad avere finalmente un po’ di pace ed a riprendere il
ruolo che le spetta nello scenario europeo è rimpiombata nuovamente in una
epoca buia ed assieme a tutti i paesi del mediterraneo sta vivendo una epoca di
grande crisi ed incertezza.
D.Deotto
Nessun commento:
Posta un commento
scrivi la tua opinione...