sabato 24 gennaio 2015

L'EVENTUALE VITTORIA DI TZIPRAS E' UN FALSO PROBLEMA





Le imminenti lezioni greche del 25 gennaio sono state accolte con timore in tutta Europa. Preoccupazione dei maggiori paesi soprattutto nel nord Europa è la vittoria di Tzipras, leader di un partito di sinistra alternativo alla linea del partito Socialista Europeo. Nella sua vittoria molti vedono una minaccia per la UE, per la moneta unica ed addirittura per il continente. Già qualcuno immagina scenari catastrofici di uscita dall’Euro e di crisi dell’Eurozona.
In realtà Tzipras rappresenta una falsa minaccia perché la sua vittoria può rappresentare una minaccia per l’unione nella misura in cui saranno considerate fondamentali le fallimentari politiche di austerity.
Tzipras infatti non è un antieuropeista a priori: intenzione del leader politico greco non è di uscire dall’euro ne tantomeno di porre fine alla UE. Egli chiede solo una revisione delle politiche economiche in direzione di una maggiore flessibilità ed un maggiore attenzione per il sociale.
Sebbene le responsabilità greche riguardo la situazione del paese siano innegabili, la situazione sociale ad Atene sta diventando sempre più insostenibile. Il paese è prostrato, ha un tasso di disoccupazione altissimo ed un livello di povertà tra i più alti in occidente. La situazione sociale è esplosiva e l’arena politica è in balia dei movimenti più estremi. Alba Dorata, partito di ispirazione neonazista, è già entrato in parlamento ed i suoi attivisti si sono già macchiati di azioni di violenza e razzismo nei confronti di stranieri e oppositori politici. Tzipras proviene dall’estrema sinistra greca e per arrivare al successo attuale ha dovuto riorientare molto le sue posizioni al fine di una maggiore inclusività.
Le previsioni negative che in questi giorni abbondano sono in realtà del tutto ingiustificate: l’obiettivo di Tzipras è ottenere la cancellazione di parte del debito greco al fine di poter riattivare quel minimo di spesa pubblica indispensabile per riformare il paese in senso di una maggiore giustizia sociale.
Tzipras non ha idee antieuropeiste: al contrario si era presentato alle elezioni europee con un movimento politico avente come obiettivo l’integrazione politica dell’Europa e delle diverse politiche economiche più favorevoli ai paesi periferici.
Le posizioni di Tzipras, a prescindere dal colore politico, suscitano un certo consenso proprio nei paesi periferici maggiormente colpiti dalla crisi.
Se le autorità di Bruxelles ritengono importante salvare l’Euro e la UE in misura superiore all’Austerity, dovranno per forza scendere a patti con la Grecia e Tzipras è per loro un male minore rispetto ad un movimento antieuropista che invece non sarebbe disposto a trattare.
Se la UE sarà capace di fare un offerta accettabile a Tzipras, egli smetterà di essere una minaccia per la moneta unica. Tutto dipende dalle reazioni di Bruxelles, che dovrebbe iniziare a pensare a come gestire il crescente scontento per le politiche di austerity.
Esistono quindi almeno tre motivi per cui la vittoria di Tzipras non sarebbe un problema:
1      Tzipras non mette in discussione il progetto politico europeo ma solo le sue politiche economiche. Questo è dimostrato dal fatto che si presentò alle elezioni europee in uno schieramento che criticò fortemente l’austerity senza però poter essere considerato euroscettico.
2      In questo preciso istante, dal punto di vista di Bruxelles, la sinistra radicale è meno pericolosa della destra radicale perché, a differenza di quest’ultima, essa si mantiene fedele alla linea europeista.
Si tratta quindi del male minore perché ci sono maggiori margini di trattativa ed almeno un punto in comune rispetto alla destra radicale dove invece mancano i punti di accordo.
3     La Grecia rimane un paese periferico, piccolo e poco condizionante dal punto di vista economico. Un eventuale default parziale greco non sarebbe una tragedia e potrebbe essere perfettamente assorbito all’economia europea.
Dunque qualsiasi sia il risultato delle elezioni greche, un eventuale vittoria di Tzipras non rappresenterebbe poi chissà quale grande minaccia. Sarebbe molto peggio se al suo posto vi fosse Alba Dorata. 

D.Deotto. 

1 commento:

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