mercoledì 9 aprile 2014
ALLARME SICUREZZA AD UDINE: CITTA' SOTTO ASSEDIO
La nostra città è stata per molto tempo considerata un'oasi felice dal punto di vista della sicurezza: un tasso di omicidi molto basso, l'assenza di una criminalità organizzata fortemente strutturata ed il basso numero di reati sono state a lungo una realtà.
Questa situazione oggi è cambiata ed Udine non è più l'oasi felice di un tempo.
Secondo quanto emerso dal seminario “La sicurezza come esigenza del singolo e della collettività” organizzata dalla Camera di Commercio di Udine, sono aumentati reati quali furti, rapine in villa, assalti ai bancomat, truffe seriali e finanziarie dedite al riciclaggio del denaro sporco.
Un grosso problema risulta essere quello dei delinquenti pendolari cioè figure criminali che oggi colpiscono in una zona d'Italia per poi colpire l'indomani da tutt'altra parte.
Il fenomeno ha assunto anche dimensione transfrontaliera a causa della vicinanza della nostra regione a molti paesi dell'est.
Nel mese di febbraio le forze dell'ordine hanno setacciato il Borgo Stazione arrestando due nigeriani trovati in possesso di maijuana destinata ad essere venduta a studenti ed universitari.
La zona della stazione sembra essere particolarmente segnata da episodi di criminalità poichè polizia e carabinieri sono tutt'ora impegnati a sgominare traffici di droga, furti e microcriminalità.
A Martignacco invece è stata arrestata una coppia di sloveni trovata in posesso di materiale rubato per un valore di 6000 euro. Si sospetta che la coppia abbia derubato il Città Fiera ed abbia razziato parecchi piccoli negozi della provincia.
Il procuratore capo di Udine, pur negando la presenza di gravi episodi di criminalità organizzata in città, ha comunque denunciato un aumento dei reati commessi da stranieri.
Quest'ultima categoria è solitamente dedita a reati contro il patrimonio, lesioni personali e sfruttamento della prostituzione.
Altro fenomeno presente ad Udine è il racket del accattonaggio che nel corso degli anni ha visto un vertigionoso aumento tanto che i comandanti dei vigili di Venezia, Padova, Treviso, Verona, Vicenza, Rovigo e Udine hammo deciso di riunirsi attorno ad un tavolo tecnico per decidere le linee di un'azione comune.
Il fenomeno è diventato preoccupante in tutto il triveneto tanto che i comandanti di Venezia, Treviso, Padova e Vicenza hanno deciso di formare un ulteriore gruppo di lavoro per proporre una legge nazionale.
Il problema sicurezza ad Udine non si ferma solo a questo tipo di reati ma riguarda anche la necessità di una maggiore sicurezza per le strade soprattutto di sera e la notte.
Evento molto significante è stata la protesta dei commercianti di Borgo Aquileia, i quali hanno deciso di rivolgersi ad agenzie di sicurezza privata poichè la sera è diventato sempre più probabile essere rapinati mentre si porta a depositare l'incasso giornaliero.
Caso non troppo dissimile per i commercianti del centro che stanno pensando all'installazione di un sistema di telecamere di sicurezza a loro spese per arginare la crescente insucrezza sulle strade.
Insomma in definitiva pare che le strade di Udine non siano più un posto sicuro e servono urgenti interventi in ambito di sicurezza: fino ad ora il comune non è sembrato troppo attivo: il procuratore capo di Udine ha lamentato una forte scarsità di risorse ed uomini per le forze dell'ordine tale da rendere il lavoro molto difficoltoso ed il presidio del territorio lacunoso e difficile.
A tutto ciò si aggiunge l'omicidio di Silvia Gobbato avvenuto verso la fine della scorsa estate che ha scosso molto gli animi in una città non abituata a questo tipo di reati.
Pare in definitiva che Udine sia colpita da una ondata di criminalità che va immediatamente arginata.
L'aiuto dei cittadini e la collaborazione con le forze dell'ordine sono senz'altro elementi fondamentali ma non va dimenticato che forse sarebbe finalmente il caso di varare un "piano sicurezza" in città.
Ciò significa che il comune deve stanziare pià risorse nell'ambito della sicurezza per contrastare i nuovi e crescenti fenomeni di criminalità perchè fino ad ora la situazione rimane critica.
D.Deotto
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